Blocco intestinale: sintomi e rimedi veloci

da | Gen 5, 2023

Come capire se si ha un blocco intestinale?

Il blocco intestinale è l’ostruzione del transito dei prodotti della digestione, cioè di feci e gas.

Definita anche ostruzione intestinale, si tratta di una condizione molto grave che può sfociare nella perforazione dell’intestino, con lo spargimento del materiale di scarto all’interno della cavità addominale.

Come è facile immaginare, gli esiti possono essere nefasti, e vanno dall’infiammazione all’infezione dell’addome.  

Ma come si capisce se si ha un’occlusione intestinale?

I primi sintomi di un blocco intestinale sono i dolori addominali; possono manifestarsi come fitte improvvise, che si acutizzano e poi si riducono. Ad essi si accompagna anche un notevole gonfiore addominale.

Altro campanello d’allarme importante oltre alla stipsi è il blocco di fuoriuscita di gas intestinale. In alcuni casi può manifestarsi addirittura la febbre; più frequente è il vomito.

Il rallentamento delle feci si presenta in modo progressivo o improvviso, a seconda della tipologia del blocco intestinale e della sua causa.

Altri sintomi comuni del blocco intestinale sono:

  • rallentamento del transito delle feci
  • nausea
  • stipsi alternata a diarrea
  • gonfiore addominale
  • crampi
  • vomito

Se l’occlusione si aggrava, e il transito si blocca completamente, è necessario ricorrere alla chirurgia senza perdere tempo.

Invece di attendere che la situazione si complichi, in caso di costipazione e gonfiore, si può intervenire in maniera rapida per ripristinare il corretto e regolare transito intestinale. Una delle prime cose da correggere è l’alimentazione, eliminando del tutto le fibre alimentari. 

Cosa può causare un blocco intestinale

Le cause di un blocco intestinale possono essere diverse e si distinguono in meccaniche e non meccaniche.

Tra le cause meccaniche, ci sono le aderenze delle pareti intestinali, dovute ad un intervento oppure al morbo di Crohn. 

In alcuni casi, si può riscontrare la torsione di una parte dell’intestino (volvolo) oppure uno scivolamento di un tratto dentro un altro. 

Anche le masse tumorali possono ostruire l’intestino, così come calcoli biliari, in grado di migrare fino all’intestino. 

L’infiammazione dei diverticoli (diverticolite), cioè delle anse intestinali, può provocare il blocco intestinale, come anche la presenza di fecalomi.

Questi ultimi sono una delle cause più frequenti del blocco intestinale negli anziani e nelle persone allettate e sono costituite da feci dure, secche e completamente disidratate.

Se si tratta di un’occlusione dinamica – cioè un blocco intestinale dovuto a cause non meccaniche – può aiutare a sbloccarlo l’utilizzo di farmaci che favoriscono la peristalsi (contrazione della mucosa intestinale) e il ripristino delle funzionalità dell’intestino.

Il blocco della peristalsi intestinale può essere collegato anche a cause non meccaniche, come l’assunzione di alcuni farmaci, o un’intervento chirurgico nella zona pelvica. Ci sono, poi, alcune malattie, come la sclerosi multipla, da cui scaturisce il blocco paretico dell’intestino.

In caso di blocco intestinale per cause meccaniche, per esempio l’ingestione di un corpo estraneo, o un’aderenza di pareti intestinali, è necessario intervenire chirurgicamente.

Nelle persone anziane, soprattutto se completamente o parzialmente allettate, possono verificarsi blocchi intestinali dovuti alla presenza di feci disidratate: i fecalomi, veri e propri tappi di feci.

Come si fa a sbloccare l’intestino

In caso di occlusione intestinale, i rimedi sono diversi, a seconda della causa.

Bisogna comunque ricorrere all’intervento di un medico, perchè l’occlusione intestinale, se trascurata, può portare al decesso

Solitamente, in ospedale, si sottopone il paziente a digiuno di cibi solidi, aumentando l’introduzione di liquidi via flebo, che vadano a idratare le feci. 

Il trattamento più comune è la somministrazione di lassativi, capaci di favorire e accelerare lo sblocco.

In caso non ci sia risposta a questi trattamenti, si procede chirurgicamente.

Come prevenire il blocco intestinale?

Quando si è a rischio di occlusione intestinale, è necessario assumere abitudini preventive costanti.

Ad esempio, per quanto riguarda l’alimentazione, si consiglia di prediligere alimenti cremosi, semiliquidi, e quasi completamente privi di fibre, come frullati o estratti.

Sicuramente l’integrazione della dieta con probiotici può essere considerata una prevenzione dell’occlusione intestinale.

Questi microrganismi, infatti, vanno a favorire l’equilibrio della flora batterica intestinale, ripristinando il corretto processo di metabolismo dei cibi.

Per scegliere i migliori probiotici, bisogna prediligere quelli con la presenza maggiore di fermenti lattici vivi come il Bifidobacterium e il Lactobacillus.

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