Cosa fa il peperoncino all’intestino?
Moltissime persone amano mangiare piccante e non iniziano il pasto se non dopo aver aggiunto una manciata di pepe o peperoncino alle pietanze. L’impatto dei cibi piccanti si ha inizialmente a livello orale ed è percepito dai recettori collocati sulla lingua e sul cavo orale.
In effetti, gli estimatori del piccante si sentono maggiormente appagati quando i loro sensi entrano in contatto con i sapori intensi ma è importante sapere che effetti ha il piccante sul corpo e, in particolare, il peperoncino sull’intestino.
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Prima di andare oltre, c’è da fare un’importante distinzione all’interno della definizione piccante, caratteristica tipica non solo del peperoncino ma di molti altri alimenti come l’aglio, il pepe, lo zenzero, il rafano e il wasabi.
La percezione di piccante, infatti, viene attivata da diversi tipi di molecole, quali la capsaicina, la piperina, il gingerolo, l’isotiocianato e l’allicina.
La capsaicina, l’alcaloide contenuto nel peperoncino, è presente nelle oltre 3000 varietà di peperoncino esistenti, in quantità differenti.

Si tratta di una sostanza dalle innumerevoli proprietà che, tuttavia, può avere un impatto diverso sulle condizioni dell’intestino a seconda dello stato di salute della persona.
Perché quando mangio il peperoncino mi fa male la pancia?
Nello specifico, quando mangiamo peperoncino si attiva il recettore vanilloide 1, il recettore della capsaicina.
In quel momento, il corpo avverte un segnale di bruciore e, per proteggersi, cerca di eliminare il più velocemente possibile la capsaicina, ossia la molecola che percepisce come potenzialmente dannosa.
Dunque, il processo digestivo, anziché rallentare, si accelera, stimolando il colon a svuotarsi. Ed è per questo motivo che dopo aver mangiato piccante può scatenarsi la diarrea da piccante, crampi o problemi digestivi. Inoltre, la capsaicina favorisce il flusso sanguigno intestinale e la produzione di muco, stimolando l’evacuazione.
I benefici del peperoncino
Nonostante possa provocare disturbi intestinali nelle persone più sensibili, il peperoncino è un alimento gustoso e ricco di qualità:
- favorisce la circolazione sanguigna
- è un antibatterico naturale
- accelera il metabolismo
- riduce il colesterolo
- combatte l’ipertensione
- è un alleato nelle diete dimagranti
- fa bene in caso di diabete di tipo 2
- stimola la digestione
Chi soffre di colite può mangiare peperoncino?
Considerando la stretta connessione tra piccante e intestino è normale domandarsi se chi soffre di colite possa mangiare peperoncino. In alcuni casi, nonostante i diversi effetti benefici del piccante, sarebbe meglio rinunciare al peperoncino.
Il peperoncino è uno dei cibi da evitare per il colon irritabile, l’IBS e il morbo di Crohn, poiché potrebbe accentuarne i sintomi e provocare diarrea.

Cosa fare se il peperoncino provoca la diarrea: rimedi
Per mangiare il piccante in tranquillità, senza il rischio di dover correre in bagno urgentemente, ci sono delle piccole accortezze:
- mangiare il cibo piccante assieme a degli alimenti dolci allevia la sensazione di piccantezza
- assumere formaggi o derivati del latte insieme al peperoncino neutralizza il piccante
Infine, per evitare la diarrea da piccante si può avere cura del proprio intestino con un’integrazione regolare di probiotici. I probiotici Vitalongum favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale e questo, nel tempo, può migliorare la risposta dell’intestino agli alimenti irritanti.Per mangiare il peperoncino preservando il tuo intestino, acquista ora gli integratori Neobilive. In questo modo potrai godere degli effetti benefici dell’intestino senza mal di pancia.
