Con disbiosi intestinale si indica una disfunzionalità dell’intestino, in particolare uno squilibrio della flora batterica intestinale.
Il microbiota intestinale è l’insieme di questa popolazione di batteri “buoni” che vivono nel nostro intestino, e che, quando sono in buon equilibrio, mantengono in buona salute il nostro corpo.
Tra le patologie legate alla disbiosi intestinale, ci sono anche quelle che interessano la tiroide.
Vediamo che fastidi porta la tiroide in generale:
- Ipertiroidismo: quando la tiroide produce troppi ormoni tiroidei, questa genera nervosismo, ansia, repentini sbalzi di umore e perdita di peso, anche disfunzionalità del ciclo mestruale.
- Ipotiroidismo: quando la produzione di ormoni tiroidei è insufficiente, i fastidi più comuni sono obesità, spossatezza, problemi cardiologici.
- Gozzo: rigonfiamento della tiroide, più o meno visibile all’altezza della base del collo, spesso associato al suo malfunzionamento.
- Noduli: sono dei grumi, localizzati sulla tiroide, che il più delle volte non ne alterano la funzionalità.
- Tiroidite: un’infiammazione che può avere diverse cause, la più comune è una malattia autoimmune, la tiroidite di Hashimoto.
- Tumore: condizione patologica in cui si accrescono alcuni tipi di cellule e vanno ad alterare la fisiologia e le funzionalità degli organi e dei tessuti.
In sostanza il malfunzionamento della tiroide influenza negativamente un pò tutto il nostro organismo e i principali organi bersaglio della tiroide sono: il sistema nervoso centrale, il sistema nervoso simpatico, l’apparato cardiovascolare, l’apparato respiratorio, l’apparato scheletrico, l’apparato riproduttivo, l’apparato emopoietico e, inevitabilmente, l’apparato gastrointestinale.
Gli effetti della tiroide sull’intestino
Come si può collegare la tiroide alle infiammazioni intestinali?
Oggettivamente chi ha patologie che interessano la tiroide manifesta anche disfunzioni a livello intestinale poiché esiste un filo conduttore tra questi due organi.

Il microbiota intestinale può alterare l’assorbimento di due minerali, iodio e selenio.
Questi sono fondamentali per regolare il corretto metabolismo della tiroide.
Se i batteri intestinali che consumano iodio e selenio sono in sovrabbondanza, la mancanza di questi preziosi minerali andrà ad alterare la produzione di triiodotironina, che è l’ormone naturalmente prodotto dalla tiroide.
Inoltre, il microbiota influisce anche sull’assorbimento della L-tiroxina, che è il farmaco somministrato come terapia per chi ha patologie tiroidee.
D’altra parte, a sua volta la tiroide regola la motilità intestinale, e quindi la salute dell’intestino, attraverso la produzione dell’ormone TSH.
Tiroide e stipsi
Uno dei sintomi più diffusi tra chi soffre di ipotiroidismo è la stipsi, spesso associata a gonfiore addominale. Abbiamo già detto che fra le funzioni dell’organismo regolate dalla tiroide c’è la motilità intestinale, quindi nel momento in cui il suo metabolismo ha una funzionalità ridotta va ad inficiare anche la funzionalità intestinale.
L’attività dell’apparato gastrointestinale subisce un rallentamento nella sua totalità, e questo genera l’aumento di peso e l’obesità legati all’ipotiroidismo.
Tiroide e diarrea mattutina
La frequente diarrea mattutina è sicuramente un campanello d’allarme con cui il nostro organismo ci comunica una problematica metabolica. Diarrea, colon irritabile, evacuazioni più frequenti rispetto alla norma, sono fenomeni spesso associati all’ipertiroidismo; l’iperattività della tiroide, infatti, influenza tutto il metabolismo, e con esso anche la motilità intestinale.
Tiroide e infiammazione intestinale
Quanto è stretto quindi il legame fra tiroide e intestino? E quanto può la tiroide influenzare l’infiammazione intestinale?
Come abbiamo già detto fra tiroide ed intestino c’è una relazione a doppio binario: la salute dell’uno contribuisce a quella dell’altro.
E’ bene prendersi cura della salute del proprio intestino, perché lo squilibrio del microbiota, oltre a generare un infiammazione a livello intestinale, influenza anche l’assunzione degli elementi indispensabili al corretto metabolismo della tiroide.
Tiroide di Hashimoto e pancia gonfia
La tiroidite di Hashimoto è una malattia autoimmune che si manifesta con l’infiammazione della tiroide.
L’organismo produce un eccesso di anticorpi che vanno ad attaccare la tiroide in maniera costante, producendo un’infiammazione cronica; questa va a causare l’ipotiroidismo.
Tra i sintomi di questa patologia, ci sono la stanchezza cronica, l’intolleranza al freddo, l’aumento di peso e la pancia gonfia.
Ipotiroidismo e intestino irritabile
L’ipotiroidismo ha tra le sue conseguenze il rallentamento delle funzionalità intestinali. L’insufficiente produzione dell’ormone TSH da parte della tiroide, infatti, va a discapito del metabolismo e della motilità intestinale, e genera, a lungo andare, la sindrome dell’intestino irritabile.
Come curare la disbiosi intestinale?
Il consiglio è certamente quello di assumere quotidianamente degli integratori di probiotici, che vadano a supportare il microbiota e ad aiutare la funzionalità del colon combattendo l’irritazione.
Gli stick probiotici Vitalongum contengono anche Selenio e Zinco, due minerali fondamentali per il benessere della tiroide, perciò riequilibrando la flora intestinale potrebbe migliorare anche il metabolismo tiroideo.
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