Lo stretto legame tra microbiota e umore
Quando si parla di asse intestino cervello ci si riferisce a una connessione molto stretta tra microbiota intestinale e cervello, grazie alla quale si attiva la comunicazione tra il sistema immunitario, il sistema nervoso e il sistema endocrino.
L’esistenza di questa via di comunicazione preferenziale permette all’intestino di influire in maniera notevole sull’umore, generando alterazioni comportamentali a seconda delle condizioni della flora batterica intestinale.
Gli stati d’ansia, la depressione e altri tipi di disturbi psichiatrici, quindi, possono essere causati proprio da un cambiamento della flora batterica intestinale e insorgere in condizioni di disbiosi intestinale.
Molti studi hanno dimostrato che i pazienti affetti da depressione presentano batteri intestinali differenti rispetto alle persone sane, con maggiori livelli di alcuni ceppi, tra cui i Bacteroides, e una evidente carenza di altre specie, come gli Eubacterium e i Blautia.
Qual è il legame tra disbiosi e depressione e quali sono i fattori scatenanti?

Disbiosi e depressione
La depressione è un disturbo che affligge oltre 320 milioni di persone in tutto il mondo, con sintomi dalle ripercussioni sociali decisamente rilevanti, che vanno dalla riduzione del tono dell’umore a pensieri di morte.
Le ricerche volte ad analizzare il legame tra microbiota e disturbi psichiatrici sono numerose e, di recente, uno studio italiano ha dato un apporto notevole in questa direzione.
Gli studiosi italiani hanno descritto l’esistenza del plesso coroideo, una barriera cerebrale che si chiude in caso di infiammazioni intestinali per bloccare l’entrata degli stimoli infiammatori. Questo meccanismo di protezione dal pericolo genera un isolamento del cervello tale da portare lo sviluppo di ansia e depressione.
Ma come si riconoscono le alterazioni dell’umore dovute allo squilibrio della flora batterica intestinale?
Quali sono i sintomi dell’ansia intestinale
La metà dei pazienti che presenta una diagnosi psichiatrica lamenta anche disturbi del tratto gastro digerente.
Tuttavia, allo stato attuale, non è sempre immediato collegare depressione e intestino irritabile, a causa della mancanza di studi sulla composizione della flora intestinale dei pazienti depressi.
Un discorso diverso, invece, può essere fatto per l’ansia intestinale, che si manifesta con sintomi semplici da riconoscere come:
- alterazione dell’appetito
- diminuzione o aumento del peso corporeo
- insonnia o sonno eccessivo
- alterazioni del tono dell’umore
- disinteresse generalizzato verso qualsiasi attività
- agitazione
- stitichezza
- colite
- dolori addominali e gonfiore intestinale
Nonostante la differenza tra le varie tipologie di disturbi, in entrambi i casi è possibile ricorrere ai probiotici per favorire l’equilibrio all’interno del microbiota intestinale.
I probiotici per la depressione esistono?
Il ricorso ai probiotici per ansia e stress a carico dell’intestino è un ottimo punto di partenza per alleviare questi disturbi.
Pensa che esistono vari ceppi di probiotici che hanno caratteristiche differenti anche sulla sfera psichica.
Il termine psicobiotici si riferisce infatti ad alcuni ceppi di batteri potenzialmente più efficaci (da studi scientifici) nel trattamento dello stress e delle alterazioni dell’umore, come il Bifidobacterium Longum e il Lactobacillus casei.
Vitalongum è un integratore di probiotici che può essere assunto regolarmente per affrontare i disturbi psichiatrici.
La sua composizione a base di probiotici, prebiotici, Selenio e Zinco aiuta a ristabilire l’equilibrio della flora batterica intestinale, riducendo le infiammazioni.
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