Microbioma o Microbiota? Che cosa sono e quali sono le differenze?

da | Lug 2, 2021

I concetti di microbioma e microbiota sono stati introdotti soltanto nel secolo scorso, ma hanno dato in input decisivo alle ricerche sul legame tra la batteriologia e lo stato di salute degli esseri umani.

I due termini vengono talvolta confusi o utilizzati impropriamente. Ma si tratta di realtà totalmente differenti.

Vediamo meglio cosa sono microbioma e microbiota e che funzioni hanno. 

Qual è la differenza tra microbioma e microbiota?

Il microbiota è l’insieme dei microrganismi che vivono in un organo o un apparato, all’interno del corpo umano. Il microbiota intestinale è quello più conosciuto, ma esistono anche i microbiota gastrici, della bocca, della gola, per cui è più corretto parlare di microbiota umano. Solo il cervello e il sistema circolatorio, sembra che ne siano privi. 

Con la parola microbioma, invece, si indica il patrimonio genetico del microbiota che svolge un’azione di fondamentale importanza nel metabolismo degli alimenti

Il termine “microbioma” si riferisce quindi ai genomi collettivi dei microrganismi in un determinato ambiente, ovvero la raccolta di tutto il loro materiale genetico (DNA e RNA).

Il microbioma umano è quindi l’insieme del patrimonio genetico di tutti i microrganismi del tuo corpo. O anche, il microbioma umano è l’insieme del patrimonio genetico del tuo microbiota.

Un esempio per capire meglio.

Immagina un parcheggio. Quindi riempilo con un assortimento di auto a tua scelta. Aggiungi un dettaglio importante: nel bagagliaio di ogni auto inserisci un manuale operativo, contenente la descrizione di quell’auto e le istruzioni di riparazione.


In questa analogia, le auto sono microrganismi e il parcheggio è l’ambiente in cui vivono (ad esempio l’intestino). Collettivamente, tutti i veicoli nel parcheggio formano il “microbiota umano“. I manuali operativi nel bagagliaio di ogni macchina, con descrizione e istruzioni, compongono invece il “microbioma umano“.

Microbiota intestinale: cos’è e come funziona?

Come abbiamo visto, tutto il corpo umano è pieno di batteri, funghi, archeobatteri, protozoi e virus. Questi microrganismi, però si trovano in particolare nell’intestino, tanto da farlo considerare una sorta di organo metabolico.

Comunemente chiamato flora intestinale, il microbiota intestinale è formato da circa 38.000 miliardi di batteri, appartenenti da 500 a 10.000.000 di specie di microrganismi diversi. Praticamente ogni persona ha un microbiota con caratteristiche uniche.

Il microbiota si sviluppa a partire dalla nascita, tanto che le modalità del parto influenzano già in maniera decisiva la sua composizione: 

  • I bambini che nascono con un parto naturale entrano prima in contatto con batteri che si trovano nel tratto riproduttivo e fecale della madre e, successivamente, con quelli ambientali. 
  • I neonati che vengono al mondo tramite parto cesareo, invece, vengono colonizzati inizialmente da batteri ambientali.

I fattori che giocano un ruolo determinante nella composizione del microbiota sono l’ambiente e le abitudini alimentari

In un individuo sano i microrganismi convivono in modo armonico cosicché il corpo rimanga in equilibrio (eubiosi). 

Nel momento in cui si presenta un’alterazione all’interno del microbiota si arriva ad uno stato di disbiosi intestinale. Quest’ultima si manifesta con sintomi molto semplici da riconoscere come gonfiore, coliche, stipsi e cattiva digestione.

La disbiosi intestinale può causare:

  1. disturbi del metabolismo, 
  2. problemi cardiovascolari, 
  3. infiammazioni, 
  4. disagi neurologici, 
  5. malattie psichiche;
  6. tumori.

La disbiosi intestinale può essere affrontata grazie all’aiuto dei fermenti lattici probiotici, in grado di riportare la flora batterica in perfetto equilibrio microbico

Nel probiotico Vitalongum sono presenti tre differenti ceppi di Bifidobacterium longum, dei “batteri buoni” individuati in soggetti molto anziani e perfettamente in salute. 

A cosa serve il microbioma intestinale?

Quando si parla di microbioma si intende il patrimonio genetico contenuto nel microbiota. Circa il 99% dei geni umani è costituito da batteri.

La sua funzione è quella di metabolizzare i composti chimici all’interno degli alimenti. Ciò significa che il microbioma contribuisce a:

  1. avere un organismo sano
  2. favorire la digestione
  3. rafforzare il sistema immunitario
  4. sintetizzare gli alimenti

Quando l’organismo si trova in una condizione di disbiosi non avviene la codifica genica delle molecole. Così si verifica un effetto molto negativo all’interno dell’organismo: quest’ultimo inizierà a metabolizzare i microrganismi cattivi, cioè i microrganismi patogeni.
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