Perchè si dice che l’intestino è il secondo cervello dell’uomo?

da | Mar 25, 2022

L’intestino è il nostro secondo cervello

L’intestino è dotato di oltre cento milioni di neuroni che gli permettono di autoregolarsi nella gestione degli stimoli. Grazie alla presenza di questo sistema nervoso autonomo, l’intestino viene definito il secondo cervello dell’uomo.

Secondo molti studi, l’intestino è in grado di rilasciare serotonina in base agli alimenti che ingeriamo: un pezzo di cioccolata o un pasto succulento stimolano l’ormone della felicità ed è per questo che ci sentiamo appagati quando li ingeriamo.

Al contrario, se mangiamo sostanze dannose o tossiche per l’organismo, si possono verificare episodi di diarrea o dolori addominali.

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Come funziona l’asse intestino cervello?

Nonostante siano due sistemi autonomi, l’intestino e il cervello hanno uno stretto scambio di comunicazioni che avviene lungo quello che è chiamato asse cervello intestino.

Un ruolo fondamentale nella comunicazione tra i due organi è ricoperto dal microbiota intestinale. Sembra, infatti, che sia proprio il microbiota ad attivare questo flusso che coinvolge il sistema endocrino, immunitario e metabolico, attraverso il nervo vago.

Lo scambio è favorito dalla serotonina, un neurotrasmettitore coinvolto nella comunicazione lungo l’asse intestino cervello che ha diverse funzioni:

  1. regola la secrezione e la motilità gastrointestinale
  2. è coinvolta nella percezione del dolore
  3. influisce sul tono dell’umore

Essa viene prodotta al 95% dalle cellule che fanno parte della mucosa intestinale e raggiunge il sistema nervoso centrale passando per il nervo vago. Per questo motivo l’asse cervello intestino funziona a doppio senso: il benessere dell’intestino si riflette sul cervello così come le emozioni incidono sul funzionamento dell’intestino.

Le cause della disbiosi intestinale

A causa dello stretto legame tra apparato gastroenterico e sistema nervoso centrale, lo stress e l’incapacità di gestire emozioni come ansia e paura, si riversa inevitabilmente sull’intestino, provocando alterazioni nella flora batterica intestinale.

Diversi studiosi hanno evidenziato le ripercussioni dei cambiamenti nella composizione del microbiota su depressione, ansia, stress e paura. Un esempio in tal senso sono gli episodi di colite che si manifestano negli individui che si sentono sotto pressione: prima degli esami, in seguito ad un shock, quando si ha un colloquio di lavoro.

Siccome non è facile gestire le emozioni e impedire al nostro stato emotivo di influire sul benessere intestinale, si può lavorare in senso inverso: curando l’alimentazione e prevenendo i disturbi intestinali si può migliorare il tono dell’umore e ridurre l’ansia

Per mantenere in equilibrio i due cervelli, quindi, è necessario prendersi cura della dieta ed evitare alterazioni del microbiota intestinale

Come potenziare il microbiota intestinale

Per migliorare la flora batterica intestinale bisogna mangiare in maniera sana, evitando zuccheri e alimenti fermentati. Il consumo regolare di frutta e verdura deve trasformarsi in una regola da non disattendere. Le spezie possono essere inserite in ogni pasto, dando uno spazio maggiore a quelle digestive come curcuma, zenzero, finocchio e anice.

L’assunzione regolare di Probiotici come Vitalongum può aiutarti a mantenere un sistema immunitario potenziato e rendere il tuo organismo più resistente alle sollecitazioni esterne.

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