Il microbiota
LEZIONE 02
Che cos’è il microbiota e quale impatto ha sulla nostra salute
Possiamo definirlo come l’organo nell’organo, come primo e secondo cervello, come il vero regista o l’attore principale. Ormai sono proprio tante, giusto per dare il reale merito al suo ruolo, le parole che si spendono per definire e identificare uno degli organi più importanti del nostro corpo.

La medicina è cambiata negli anni e, grazie al microbiota, la stessa probabilmente verrà completamente rivista in futuro.
Ci basti pensare, ad esempio, alle ultime evoluzioni in campo scientifico che vedono batteri o microbi nel ruolo attivo di prevenzione e cura di malattie specifiche.
Incredibile vero? Ciò che ieri sembrava fantascienza, è oggi realtà.
Ma arriviamo al dunque: cos’è questo famoso microbiota? In poche parole per microbiota si intende il complesso di microrganismi che vivono nel tuo corpo e sopra il tuo corpo. Questi microrganismi includono microbi (o batteri), funghi, virus e molti altri.
Solo una decina di anni fa eravamo abituati a vedere i microbi come nemici da combattere e da contrastare ad ogni costo.
Da allora però le cose sono cambiate!
Oggi sappiamo che non sono tutti uguali e molti di essi sono considerati benefici per la nostra salute, se non addirittura determinanti per la nostra stessa sopravvivenza.
I numeri del microbiota
Guardare le cifre (ad oggi ancora incomplete e parziali) che rappresentano il microbiota è qualcosa di incredibilmente affascinante.
Forse non lo sai, ma esiste una comunità di circa 40.000.000.000.000 (cioè 40 trilioni) di microrganismi, per lo più batteri, che vivono nel e sul tuo corpo. Pensavi di essere solo? Bhe, ti sbagliavi 😏
La maggior parte di loro risiede nel nostro tratto gastrointestinale, ma molti altri vivono in luoghi diversi come la bocca, la pelle e le nostre ascelle, in vagina e persino nell’albero respiratorio.
Tale numerosità sovrasta di 10 volte il numero delle nostre cellule, mentre il numero di geni è centinaia di volte superiore. Complessivamente, i geni ospitati in questi trilioni di cellule microbiche, prendono il nome di microbioma.

Ora vogliamo stupirti ancora di più.
Sai quanto pesano questi 40.000.000.000.000 di microbi? Complessivamente, circa 2-3 kg (tanto quanto il tuo cervello, il fegato o il tuo laptop).
Non ti sei spaventato vero? 😅
Giunti a questo punto, è quindi lecito domandarsi:
1) Da dove deriva una massa così imponente?
2) Quanto tempo ci vorrà per colonizzare il nostro corpo, e soprattutto il nostro intestino?
Scopriremo insieme le risposte nel prossimo paragrafo. Sei pronto?
Da dove derivano i batteri che compongono il tuo microbiota?
Partiamo subito rispondendo a questa prima domanda.
La biologia ci ha insegnato che i geni delle nostre cellule vengono ereditati dai nostri genitori fin dal concepimento. Ecco che per il microbiota è la stessa identica cosa.
Ma quindi questo fenomeno si verifica alla nascita? Mah. Qualcuno sostiene che addirittura il microbiota cominci a comparire già nel grembo materno, attraverso l’utero e la placenta.
Il ruolo delle mamme in tale contesto è rilevante.
Se te lo stai chiedendo: sì, questo scambio è avvenuto anche tra te e la tua mamma 🤗
Il processo di “ricevimento” di questi microbi fondamentali è chiamato colonizzazione e avviene in tempi rapidissimi (ore o giorni).

Si ritiene che questo avvenga generalmente alla nascita, attraverso il canale vaginale, e con il contatto con la pelle della mamma e l’allattamento al seno.
Infine, anche l’ambiente circostante – altre persone, il papà, i fratelli, i cani o i gatti, il terreno, la natura – continuerà a contribuire a questa biodiversità microbica, nonchè a plasmare e formare continuamente il nostro microbiota personale.
Queste fasi iniziali possono sembrare banali, ma sono di rilevante importanza sei vuoi continuare a rimanere in ottima salute.
Questi particolari microbi colonizzano infatti l’intestino e costituiscono le fondamenta del tuo sistema immunitario, fungendo da istruttori per ciò che è pericoloso e per ciò che non lo è.
Entro i primi anni di vita, questi processi si stabilizzeranno in quello che viene chiamato microbiota a stato stazionario, simile più o meno a quello di un adulto.
Le attività del microbiota nel nostro corpo
Non avremmo mai voluto dirtelo, ma l’età gioca un brutto scherzo non solo a te, ma anche al tuo microbiota.
Alcuni microbi (specialmente quelli utili) cominciano ad abbandonarci con l’avanzare dell’età (sono sempre i migliori che se ne vanno via prima), per cui successivamente alcune funzioni correlate allo stato infiammatorio e immunitario possono subire radicali cambiamenti.
E’ chiaro quindi che questa massa microbica (il microbiota, appunto) ha molteplici, precisi, nonché vitali, ruoli nel nostro corpo.
In realtà, sarebbe più semplice descrivere quello che non fa piuttosto che quello che fa.
Sono state scritte pagine e pagine, e sono state fatte pubblicazioni su pubblicazioni, sul ruolo del microbiota. Richiederebbe tanto tempo, ma per non annoiarti, ecco una sintesi delle sue attività.
Cominciamo col dire che non c’è quasi nessuna funzione nel corpo umano a cui il nostro microbiota, i suoi batteri benefici o i suoi metaboliti non siano collegati.

I trilioni di batteri benefici che risiedono lungo la parete epiteliale mantengono l’integrità della barriera intestinale, rendendo difficile la penetrazione di batteri inospitali.
Allo stesso tempo, aiutano a mantenere un ambiente acido per dissuadere alcuni batteri patogeni invasivi, che invece amano gli ambienti basici o alcalini.
Inoltre, supportano la secrezione del muco intestinale e collaborano strettamente con i “guardiani” dell’intestino (giunzioni strette) per modulare ciò che dovrebbe (per esempio i nutrienti) o non dovrebbe (per esempio particelle di cibo non digerite o batteri patogeni) passare attraverso l’intestino e arrivare all’interno del nostro corpo.
Alcuni batteri producono persino neurotrasmettitori che stimolano le contrazioni muscolari. Sì, stiamo anche parlando di attività che facilitano l’evacuazione.
Dulcis in fundo: quando mangiamo, alcuni geni microbici codificano gli enzimi che scompongono il cibo che altrimenti non potremmo assorbire – pensiamo ai carboidrati complessi, come le fibre.
Grazie a questo processo, i batteri producono anche acidi grassi a catena corta, come il butirrato, che nutrono, alimentano, proteggono le cellule epiteliali del colon e la sua mucosa. Gli acidi grassi a catena corta hanno effetti antinfiammatori e riducono lo stress ossidativo.
I batteri del nostro microbiota sintetizzano vitamine essenziali per la nostra vita (B e K), ci difendono dalle cistiti da E. coli o da altri intrusi nel tratto urogenitale e nelle donne equilibrano il PH vaginale, proteggendole dalla Candida.

E per gli altri distretti lontani dall’intestino?
Sono ormai numerose le ricerche su questo argomento. Tutte confermano che la salute del microbiota è fondamentale per il funzionamento del sistema cardiocircolatorio, per l’integrità e la bellezza della pelle, per il metabolismo, per gli ormoni e, ovviamente, per l’efficienza del sistema immune.
Per ultimo, ma non certo per importanza, stanno emergendo sempre più scoperte sul ruolo del microbiota in molte patologie apparentemente “lontane” dall’intestino (diabete, celiachia, autismo, Parkinson, Alzheimer, fibromialgia, artrosi).
Un particolare degno di nota sono le recenti scoperte intorno all’asse intestino-cervello, che indicano che la nostra flora intestinale riesca persino a influenzare il nostro umore, l’appetito, il comportamento, il ritmo circadiano, l’ansia, lo stress, ovvero tutte quelle funzioni che pensavamo fossero relegate solo al cervello.
È inoltre importante tenere presente che il nostro microbiota cambia in continuazione a causa dei vari fattori esterni legati alla quotidianità (dieta, ambiente, stagione, umore, fumo, ecc), ma gran parte di esso (core microbiota) tende a rimanere costante e specifico per ciascuno di noi.
Come capire se il microbiota è in equilibrio?
Questa è una domanda che richiede studi approfonditi, esperienze sul campo e nozioni di aggiornamento continuo, e alla quale, vista la complessità dell’argomento, non è sempre facile rispondere.
Certamente alcuni probiotici specifici, una dieta equilibrata e personalizzata e un sano stile di vita possono aiutare a mantenere in equilibrio questo organo fondamentale.
Tuttavia, noi preferiamo farvi confrontare e interloquire con gli esperti di Neobilive. Ne hai già conosciuto qualcuno?